CASA SARTORI 1898
via Casette 4
Santa Maria di Negrar – Negrar di Valpolicella

Darwin PASTORIN

Darwin Pastorin è nato a San Paolo del Brasile il 18 settembre 1955, figlio di emigrati veronesi. Giornalista professionista dal 1981, è stato inviato speciale e vicedirettore di “Tuttosport”, direttore responsabile di Tele+ e Stream, direttore dei nuovi programmi di Sky Sport, vicedirettore e direttore di La7 Sport, direttore responsabile di Quartarete Tv.
Tra i suoi libri: Lettera a mio figlio sul calcio, L’ultima parata di Moacyr Barbosa e Avenida del Sol (Mondadori, rispettivamente 2002, 2005 e 2007); Le partite non finiscono mai e Tempi supplementari (Feltrinelli, 1999 e 2002); Ode per Mané e Libero gentiluomo (Limina, 1996 e 2000); I portieri del sogno (Einaudi, 2009); con Giorgio Simonelli ha pubblicato Reti e parabole (Mursia, 2010) e, con il figlio Santiago, ha firmato Io, il calcio e il mio papà (Gallucci, 2007); Adesso abbracciami, Brasile! (Elliot, 2014), Lettera a un giovane calciatore (Chiarelettere, 2017), Gaetano Scirea: il gentiluomo (Giulio Perrone, 2019).
Collabora con quotidiani e riviste e scrive per il teatro; per la sua attività di giornalista e scrittore ha vinto numerosi premi.
È stato consigliere comunale, con delega alla cultura, del comune di Mazzè, in provincia di Torino.
Si consiglia di seguire il suo blog in “Huffington Post”: https://www.huffingtonpost.it/author/darwin-pastorin/.

SINOSSI 

Quarant’anni dall’indimenticabile notte del Bernabeu.
Una lettera “a cuore aperto” a Enzo Bearzot, il Vecio: l’artefice numero uno del trionfo mondiale del 1982.
Un viaggio a ritroso nel tempo e nella nostalgia, dal Brasile a Torino, fino alla notte di Madrid. Il ritratto di un uomo sincero, dalla schiena dritta, un Don Chisciotte che non ha mai smesso di seguire i propri ideali ed essere fedele ai suoi valori.

Un grande italiano di ieri, che avremmo tanto bisogno di avere ancora qui, oggi, in questo presente smarrito.